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A commare secca ( vernacolo romanesco)

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‘A COMMARE SECCA

             (la morte)

 

Quanto ce stai vicino commarella,

che solo si facessimo attenzione

potressimo sentilla ‘sta fiatella

levaccela quarziasi tentazione.

 

Se tutti quanti insieme, sarvognuno

facessimo ogni tanto ‘sta pensata

ar monno ‘n soffrirebbe più nisuno

e se vivrebbe solo a la giornata.

 

Saressimo così tutti contenti,

annassimo a braccetto tutti quanti

e guarda caso puro li parenti

sarebbero simpatici e 'mportanti.

 

Ma perché da ‘na pensata così brutta

potrebbero sortì ‘ste cose bone?

Perche la vita nun la sprechi tutta

se lassi perde de fà lo sbruffone.

 Lorenzo Mullon - 05/02/2015 17:26:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

vivere alla giornata e ridere di tutto
se non ci fosse la morte non si potrebbe
evviva!
(e penso al destino di un dio, costretto a mantenere il ruolo per l’eternità, senza poter nemmeno ridere di se stesso
non lo può fare un papa, costretto all’infallibilità, figuriamoci un dio, che condanna tremenda . . . )

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